Termosifoni impostati un grado sotto la media stagionale e due settimane di riscaldamento in meno rispetto allo scorso anno. Il metano sarà sufficiente a riscaldarci per questo inverno, salvo incidenti o freddo estremo.
Roberto Cingolani, ministro della transizione ecologica, ha firmato il provvedimento per adottare le misure di riduzione dei consumi per il gas naturale. Il nuovo decreto prevede un taglio ai consumi di riscaldamento, dando un attimo di tregua ai portafogli delle famiglie italiane. Le misure presenti nel decreto:
Temperature più basse nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro;
due settimane di riscaldamento in meno rispetto allo scorso anno.
Claudio Descalzi, numero uno di Eni, rassicura: “Il gas è sufficiente” salvo imprevisti tecnici, un guasto o una rottura di un impianto, oppure un freddo invernale estremamente rigido. Il gas che continua a fluire nei gasdotti italiani arriva a 10-15 milioni di metri cubi al giorno, in modo costante, inoltre gli stoccaggi son pieni; insomma questo inverno non resteremo senza riscaldamento.
Situazione in casa, a lavoro e nei luoghi pubblici
L’accensione degli impianti di riscaldamento è ridotta di 15 giorni rispetto all’anno scorso, posticipando di otto giorni la data di inizio e anticipando di sette giorni la data di fine. Ecco come cambiano le temperature:
Ambiente domestico: da 20° si passa a 19°
Attività industriali e artigianali: da 18° si passa a 17°
Altri ambienti privati e pubblici: da 20° si passa a 19°
Inoltre, si richiede agli italiani di seguire comportamenti virtuosi e consapevoli, evitando consumi eccessivi di gas e di energia elettrica. Gli sprechi energetici incidono non solo sui costi in bolletta, ma anche sulla domanda energetica italiana e sull’eccesso di emissioni di CO2, rallentando la decarbonizzazione delle nostre città.
Le riduzioni non si applicano a scuole materne, asili nido, piscine, ospedali, saune e edifici dotati di impianti prevalentemente rinnovabili.
Orari e date di accensione riscaldamento
Il territorio italiano è suddiviso in sei zone climatiche, con diverse regole per l’accensione del riscaldamento, sulla base delle temperature medie e alla durata dell’inverno nelle stesse. La zona A è la più calda, la zona F la più fredda (per cui è senza restrizioni).
In situazioni climatiche estreme
Le autorità comunali, in presenza di situazioni climatiche particolarmente severe, sono autorizzate all’accensione degli impianti termici, anche al di fuori dei periodi indicati dal decreto, purché per una durata giornaliera ridotta.
I comuni italiani
L’Anci (Associazione nazionale dei comuni italiani) richiede un miliardo di euro al prossimo governo, per non mandare in default i bilanci amministrativi: 200 milioni destinati al decreto aiuti quater e 800 milioni in legge di bilancio, potranno valere per il 2023. Alessandro Canelli, delegato alla finanza locale dell’Anci, spiega che si tratta di "un pacchetto di misure anche tecnico-contabili per fermare il calo delle entrate dei comuni previsto per il 2023 e per far fronte al perdurare dell'incremento dei costi energetici”.
Orari e date di accensione riscaldamento
Zona A: ore 5 giornaliere dal 8 dicembre al 7 marzo;
Zona B: ore 7 giornaliere dal 8 dicembre al 23 marzo;
Zona C: ore 9 giornaliere dal 22 novembre al 23 marzo;
Zona D: ore 11 giornaliere dal 8 novembre al 7 aprile;
Zona E: ore 13 giornaliere dal 22 ottobre al 7 aprile;
Zona F: nessuna limitazione.
Comportamenti virtuosi per il risparmio dell'energia
Riduzione della temperatura e della durata delle docce.
Riduzione del tempo di accensione del forno ed elettrodomestici in generale.
Utilizzo di lavastoviglie e lavatrice a pieno carico.
Distacco della spina di alimentazione degli elettrodomestici e dispositivi quando non in funzione.
Evitare lo stato di stand by di TV, decoder, etc…
Riduzione delle illuminazioni non necessarie.
Interventi di efficientamento energetico: risparmio energetico massimo
Sostituzione di elettrodomestici ad elevato consumo.
Sostituzione di climatizzatori tradizionali con impianti alimenti da fonti rinnovabili.
Installazione di pompe di calore elettriche in sostituzione delle caldaie a gas.
Installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda.
Installazione di pannelli solari fotovoltaici per la produzione di energia elettrica.
Sostituzione lampadine tradizionali con quelle a led.
Isolamento dell’abitazione, con cappotto termico, e isolamento della copertura.
Sostituzione infissi con quelli di ultima generazione.
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